cannavaro alza al cielo

Il Mondiale del 2006 e i protagonisti del trionfo azzurro

L’evento calcistico che per tutti noi ha segnato il decennio passato è stato sicuramente il trionfo azzurro avvenuto con la conquista della Coppa del Mondo di calcio. Un’estate quella del 2006 caratterizzata da un trionfo che ci ha regalato emozioni uniche e che mancava da 24 anni, vale a dire dal Mondiale giocato in Spagna nel 1982.

La Nazionale italiana allenata da Marcello Lippi si presentò al Mondiale tedesco consapevole della propria forza anche se segnata in maniera negativa dalle vicende giudiziarie che colpirono il calcio italiano poco prima dell’inizio della competizione. E forse fu anche grazie a questo evento poco felice, che unì maggiormente lo spogliatoio, che i nostri ragazzi riuscirono a dimostrare la propria bravura in campo, allontanando le critiche e regalandoci il sogno mondiale.

Desideriamo elencare i protagonisti del trionfo che si concretizzò la sera del 9 Luglio con la vittoria nella finale di Berlino contro la Francia, arrivata solo ai rigori dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi con il risultato di 1 a 1.

Gigi Buffon

Il portierone azzurro fu protagonista di parate al limite dell’immaginabile. Ricordiamo fra tutte quella sul colpo di testa di Zidane durante i supplementari della finale e quella sul tiro mancino di Podolsky durante la semifinale contro la Germania. L’Italia ha subito solo 2 reti durante tutto il torneo proprio grazie all’ottima difesa e ai miracoli di Buffon.



Fabio Cannavaro

Il Capitano fu il perno della difesa azzurra e grazie alla sua forma strabiliante e alla perfetta sintonia con i compagni di reparto riuscì ad evitare che molte occasioni pericolose si tramutassero in gol per gli avversari. Nel dicembre 2006 diventa il quarto italiano di sempre a vincere il Pallone d’Oro.

Marco Materazzi

Convocato da Lippi come sostituto dei difensori titolari diventa protagonista, dopo l’infortunio accorso a Nesta, di un Mondiale fantastico, segnando addirittura due gol, contro la Repubblica Ceca e soprattutto nella finale contro la Francia. Protagonista anche per aver subito la testata da Zidane che portò all’uscita anzitempo dal campo del fantasista francese. Segna anche uno dei rigori che decisero la finale.

Fabio Grosso

Il giocatore che allora militava nel Palermo fu considerato da tutti e dal mister “l’uomo degli ultimi minuti”. Oltre a prestazioni di alto livello il terzino sinistro si procura il rigore poi siglato da Totti che ci permise di andare avanti nella partita vinta per 1 a 0 contro l’Australia. Ricordato per la sua esultanza dopo il primo gol segnato nei tempi supplementari alla Germania, precisamente al 119’ minuto e per il rigore decisivo calciato nella Finale che ci ha permesso di alzare la Coppa al cielo.

Andrea Barzagli

Il difensore gioca nella difesa a tre insieme a Cannavaro e Materazzi, riuscendo a disputare partite eccellenti grazie alle sue chiusure chirurgiche e al suo gioco sempre pulito e impeccabile.

Gianluca Zambrotta

Il laterale destro della Juventus e della Nazionale ha giocato un Mondiale impeccabile riuscendo a bilanciare la fase difensiva con quella offensiva, che lo ha portato a segnare uno splendido gol contro l’Ucraina e a fornire assist per Luca Toni.

Gennaro Gattuso

Arrivato malconcio al Mondiale salta la prima partita contro il Ghana e subentra nella seconda contro gli Stati Uniti. Una diga a centrocampo grazie al suo gioco duro ma corretto che gli ha dato il soprannome di “Ringhio”.

Daniele De Rossi

Protagonista in positivo e in negativo nel mondiale azzurro in quanto si fa espellere nella partita contro gli USA per aver rifilato una gomitata all’attaccante McBride, beccandosi ben 4 giornate di squalifica. Torna per la Finale giocandola in maniera perfetta e segnando uno dei rigori decisivi.

Andrea Pirlo

Il fantasista azzurro esalta il gioco della Nazionale. Suo il primo gol al Mondiale contro il Ghana rappresentato da una prodezza da fuori area e l’assist fornito a Grosso contro i tedeschi dopo aver scovato il compagno al centro dell’area con la coda dell’occhio. Autore di splendide giocate e indiscusso padrone del centrocampo.

Simone Perrotta

Pur non avendo siglato alcun gol, il centrocampista azzurro è sempre pericoloso con i suoi inserimenti da dietro che creano pericolosità alla manovra offensiva dell’Italia.

Mauro Camoranesi

Il laterale della Juventus rappresenta costantemente una spina nel fianco delle difese avversarie grazie ai suoi dribbling che permettono agli azzurri di trovarsi in superiorità numerica in avanti. Famoso il taglio dei suoi capelli al centro del campo a trionfo acquisito.

Francesco Totti

La bandiera della Roma, anch’egli reduce da problemi fisici prima dell’inizio del Mondiale, disputa alla grande la seconda parte della competizione segnando il rigore decisivo che ci permette di superare l’Australia di Hiddink. Splendidi i tocchi smarcanti e gli assist forniti in occasione della partita contro l’Ucraina.

trionfo azzuro ITA - FRA
I giocatori azzurri e i francesi durante la Finalissima

Alessandro Del Piero

Anche Del Piero come Totti riesce a dare qualcosa in più di termini di assist e giocate all’altezza della classe che lo contraddistingue. Suo il secondo gol alla Germania che permette di chiudere definitivamente le valigie destinazione Berlino.

Luca Toni

Si presenta al Mondiale da capocannoniere della stagione di Serie A conclusasi poche settimana prima con ben 31 gol segnati con la maglia della Fiorentina. L’attaccante, complice anche un po’ di sfortuna, non trova la via del gol nelle prime partite. Riesce a sbloccarsi con una doppietta all’Ucraina. Sempre pericoloso in area di rigore in ogni partita giocata.

Alberto Gilardino

Anche lui è autore di ottime prestazioni e grazie ad un suo colpo di testa l’Italia si porta in vantaggio contro gli USA. L’attaccante del Milan contribuì al trionfo azzurro colpendo anche un palo dopo una splendida azione in solitaria durante la semifinale.

Vincenzo Iaquinta

Segna il gol del definitivo 2 a 0 nella partita inaugurale. Sempre prezioso quando viene inserito da Lippi che ha puntato anche sulla sua disponibilità nel sacrificarsi per fare risalire la squadra.

Filippo Inzaghi

Il senso del gol lo ha reso uno dei più prolifici attaccanti che abbiano militato nel nostro campionato e grazie a questa sua caratteristica scatta nel momento perfetto per trovarsi a tu per tu col portiere Cech e superarlo segnando il definitivo 2 a 0 ai cechi.



Naturalmente, oltre ai diretti protagonisti in campo, ci fa piacere elencare tutti coloro che possiamo orgogliosamente chiamare “Campioni del Mondo”, che hanno giocato meno o che, pur non scendendo in campo, hanno contribuito a creare una sintonia fantastica nel gruppo: Peruzzi, Amelia, Nesta, Zaccardo, Oddo e Barone.

Un plauso magnifico va a Marcello Lippi in quanto il trionfo azzurro passa anche attraverso lui. Il tecnico non ha sbagliato praticamente nulla nelle scelte tecniche e tattiche realizzate partita dopo partita, dalle sostituzioni azzeccate, alle corrette decisioni prese nei momenti di difficoltà, alla lista dei rigoristi nella finale di Berlino che ci ha permesso di vincere il titolo mondiale per la quarta volta nella storia e a noi italiani di scendere in piazza per festeggiare il sogno mondiale diventato realtà.