sei naz eng sco scaled Scotland's hooker Stuart McInally (L) evades a tackle from England's wing Jonny May as he runs in to score their first try during the Six Nations international rugby union match between England and Scotland at the Twickenham, west London, on March 16, 2019. (Photo by Glyn KIRK / AFP)

L’inizio del “Sei Nazioni 2020” è alle porte

Riparte quello che è considerato il torneo internazionale ed europeo più importante di Rugby a 15, il “Sei Nazioni 2020”, seguitissimo da tutti gli appassionati anche grazie alla forza e all’importanza delle nazionali partecipanti. Le squadre ammesse al Guinness Six Nations 2020 sono la Francia, il Galles, l’Inghilterra, l’Italia, la Scozia e l’Irlanda.

La prima edizione del torneo, chiamato a quel tempo “Home Championship”, prevedeva la partecipazione delle 4 nazionali delle isole britanniche (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia), e risale addirittura al 1883. Nel 1910 venne invitata a partecipare al torneo la Francia che da li in poi assunse una presenza stabile cosicché il torneo prese il nome di “Cinque Nazioni”.

Nel 2000 il torneo assunse il nome attuale grazie all’introduzione dell’Italia tra le squadre ammesse a partecipare. La compagine azzurra non ha mai vinto il torneo, visto anche il livello di gioco qualitativamente più alto del quale dispongono le avversarie. Anche la Scozia rientra tra le squadre meno vittoriose e ha raggiunto per l’ultima volta il successo nella competizione nel 1999, ultimo anno con 5 partecipanti. Infine il Galles risulta la nazione più vittoriosa essendosi aggiudicata il torneo ben 39 volte, una in più dell’Inghilterra ferma a 38.

Gli stadi del “Sei Nazioni 2020”

L’edizione del 2020 scatterà, come detto in precedenza, il primo febbraio proprio con l’incontro tra il Galles e l’Italia, che verrà disputato al Millennium Stadium di Cardiff. Ognuna delle nazioni disputa un minimo di 2 partite su 5 in casa, le restanti fuori casa. Quest’anno, secondo il calendario, l’Italia giocherà due match allo Stadio Olimpico di Roma, e precisamente contro la Scozia (il 22 febbraio) e contro l’Inghilterra (il 14 marzo), come partita conclusiva. Di seguito gli stadi che ospiteranno il torneo:

  1. Lo Stade de France di Saint-Denis, in Francia, con capienza di 80.698 spettatori;
  1. Il Millennium Stadium di Cardiff, in Galles, che dispone di 73.491 posti a sedere;
  1. Il Twickenham Stadium di Londra, che ospita le partite casalinghe dell’Inghilterra e ha una capienza di 82.000 posti a sedere;
  1. L’Aviva Stadium di Dublino, in Irlanda, il più piccolo degli stadi con 51.700 posti;
  1. Lo Stadio Olimpico di Roma, che dispone di una capienza massima di 70.643 posti;
  1. Il Murrayfiend Stadium di Edimburgo, città scozzese il cui stadio possiede 67.144 posti.

ENG - FRA Sei Nazioni 2019
Twickenham Stadium (Photo by Adrian DENNIS / AFP)

Il programma completo del Sei Nazioni 2020

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Le prestazioni azzurre negli anni

L’Italia ha partecipato 20 volte al torneo e, purtroppo, si é aggiudicata per 14 volte il cosiddetto “Cucchiaio di legno”, titolo conferito alla squadra che arriva all’ultimo posto. Di queste, ben 9 sono state quelle concluse senza aver vinto alcuna partita.

Tuttavia gli azzurri hanno realizzato alcune importanti prestazioni, tra le quali la vittoria sul Galles nel 2003, e le 2 consecutive ottenute durante l’edizione 2007 contro la Scozia fuori casa e nella gara interna con il Galles che le hanno permesso di concludere il torneo al quarto posto. L’ultima vittoria della nazionale azzurra ad un torneo del “Sei Nazioni” risale al 2015 contro la Scozia ad Edimburgo. Da allora sono arrivate purtroppo solo sconfitte.

Pertanto l’Italia proverà a cambiare la tendenza degli ultimi anni, cercando di evitare il “Cucchiaio di legno” e soprattutto il cosiddetto “Whitewash”, termine che indica una performance negativa, conferito alla squadra che non vince alcun match durante un torneo.

SCO - ITA Sei Nazioni 2019
(Photo by ANDY BUCHANAN / AFP)

Una nuova Nazionale azzurra

Il Sei Nazioni 2020 presenta per la nazionale azzurra delle importanti novità. Come nuovo c.t. azzurro, ad interim, è stato nominato il sudafricano Franco Smith che coordinerà lo staff tecnico. Il nuovo capitano della nazionale sarà Luca Bigi che, quindi, sostituirà il veterano Sergio Parisse, detentore del record di presenze con la maglia azzurra. Tanti i volti nuovi tra giocatori e staff che si sono uniti al gruppo e che sono stati quindi selezionati per il ritiro in vista del Sei Nazioni. Di seguito la lista dei giocatori convocati per il Guinness Sei Nazioni 2020, suddivisi per ruolo:

  1. Piloni
Pietro CECCARELLI (Edinburgh Rugby)
Danilo FISCHETTI (Zebre Rugby Club)
Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby Club)
Marco RICCIONI (Benetton Rugby)
Giosuè ZILOCCHI (Zebre Rugby Club)

  1. Tallonatori
Luca BIGI (Zebre Rugby Club)
Oliviero FABIANI (Zebre Rugby Club)
Federico ZANI (Benetton Rugby)

  1. Seconde Linee
Dean BUDD (Benetton Rugby)
Niccolò CANNONE (Argos Petrarca Rugby/Benetton Rugby)
Federico RUZZA (Benetton Rugby)
David SISI (Zebre Rugby Club)
Alessandro ZANNI (Benetton Rugby)

  1. Flanker/n.8
Marco LAZZARONI (Benetton Rugby)
Giovanni LICATA (Zebre Rugby Club)
Johan MEYER (Zebre Rugby Club)
Sebastian NEGRI (Benetton Rugby)
Jake POLLEDRI (Gloucester Rugby)
Abraham STEYN (Benetton Rugby)

  1. Mediani di mischia
Callum BRALEY (Gloucester Rugby)
Guglielmo PALAZZANI (Zebre Rugby Club)
Marcello VIOLI (Zebre Rugby Club)

  1. Centri
Giulio BISEGNI (Zebre Rugby Club)
Tommaso BONI (Zebre Rugby Club)
Luca MORISI (Benetton Rugby)
Alberto SGARBI (Benetton Rugby)

  1. Ali/Estremi
Mattia BELLINI (Zebre Rugby Club)
Tommaso BENVENUTI (Benetton Rugby)
Michelangelo BIONDELLI (Fiamme Oro Rugby/Zebre Rugby Club)
Jayden HAYWARD (Benetton Rugby)
Matteo MINOZZI (Wasps Rugby)
Edoardo PADOVANI (Zebre Rugby Club)
Leonardo SARTO (Benetton Rugby)

Sei Nazioni Donne 2020

L’omonimo torneo al femminile ha una storia molto più recente, infatti la prima edizione del torneo è stata disputata solo nel 1996, e le partecipanti erano le 4 nazioni britanniche. L’Italia ha fatto il suo esordio nel torneo solo nel 2007, in sostituzione della Spagna che partecipò ad alcune edizioni. Dal 1996 ad oggi, la squadra detentrice del maggior numero di titoli è l’Inghilterra con 15 successi, seguita dalla Francia con 6.

sei naz donne
(Photo by Tiziana FABI / AFP)

La nazionale azzurra femminile, pur non avendo ancora vinto il torneo, ha realizzato diversi buoni piazzamenti come il terzo posto nel 2015 e addirittura il secondo durante l’ultima edizione vinta dall’Inghilterra (migliore risultato in assoluto). Si tratta quindi di un movimento in crescita che ha assunto sempre più importanza in Italia sia a livello nazionale che internazionale, e che pertanto ha conferito molta fiducia nella nostra nazionale per la manifestazione del 2020.

Il torneo avrà inizio il 2 Febbraio, e presenta un calendario simile al torneo maschile. La nostra nazionale femminile giocherà la prima delle due partite casalinghe il 18 febbraio contro la Scozia allo Stadio Giovanni Mari di Legnano, e la seconda contro l’Inghilterra allo Stadio Plebiscito di Padova, domenica 15 marzo.


Il Rugby è da sempre uno sport molto seguito in Italia e la nazionale italiana, in particolare durante le partite del Sei Nazioni, accoglie un gran numero di appassionati e coloriti tifosi che affollano le strade della Capitale, riempiono lo Stadio Olimpico per l’occasione, o semplicemente seguono in diretta TV le spettacolari giocate e le emozioni che regala questo sport.